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Un viaggio nell’arte: la Biennale di Venezia

Ogni anno, migliaia di visitatori da ogni angolo del pianeta si riversano a Venezia per ammirare centinaia di opere d’arte e partecipare a mostre ed esposizioni internazionali che celebrano la creatività umana. Stiamo parlando della Biennale di Venezia. Un appuntamento imperdibile per chi vuole immergersi nelle ultime avanguardie e scoprire il frutto delle menti più brillanti e innovative del globo. Questo evento straordinario esplora l’arte in tutte le sue forme, dalla pittura alla danza, offrendo un caleidoscopio di emozioni e riflessioni mentre si passeggia tra i giardini e le calli di una delle città più affascinanti del mondo.

Considerata una delle manifestazioni culturali più prestigiose a livello globale, la Biennale di Venezia ha saputo mantenere nel tempo la sua indiscussa autorevolezza, grazie alla capacità di presentare opere e artisti di ogni epoca da prospettive sempre nuove, anticipando al contempo le tendenze emergenti nel mondo dell’arte. Questo evento, nato per celebrare le arti figurative, ha ampliato il suo raggio d’azione per abbracciare anche la musica, il cinema, il teatro, l’architettura e la danza, diventando un faro culturale di riferimento internazionale.

Dalla sua prima edizione, la Biennale ha vissuto innumerevoli trasformazioni, a partire dalla sua sede. Inizialmente confinata ai Giardini Napoleonici del sestiere Castello, una delle sei aree che compongono Venezia, oggi l’esposizione si è estesa capillarmente in tutta la città, dimostrando che l’arte, davvero, non conosce confini.

Non resta che addentrarsi nella lunga e prestigiosa storia della Biennale di Venezia, un motivo di orgoglio non solo per l’Italia, ma per tutto il mondo.

Faro di creatività e innovazione: cos’è e come funziona

L’Esposizione Internazionale d’Arte di Venezia, più comunemente conosciuta come la Biennale di Venezia, è la più antica e una delle più prestigiose rassegne d’arte al mondo, organizzata ogni due anni nella splendida cornice della città lagunare. Fondata nel 1893 con l’obiettivo di promuovere l’arte contemporanea, la Biennale è diventata nel corso del Novecento un’istituzione culturale di riferimento, ampliando il proprio raggio d’azione con l’organizzazione di Mostre d’Architettura, Cinema, e Festival di Musica, Teatro e Danza.

Il principale scopo della Biennale è quello di promuovere le avanguardie e le nuove tendenze nelle diverse discipline artistiche, con un focus particolare sull’arte contemporanea. La manifestazione si propone come un terreno fertile per il dialogo e il confronto tra una pluralità di voci e prospettive, invitando artisti e pubblico a esplorare nuovi orizzonti espressivi.

La realizzazione dell’Esposizione Internazionale d’Arte è affidata a un curatore, nominato dal Consiglio di Amministrazione, che ha il compito di selezionare autonomamente gli artisti e le opere, e di orchestrare l’allestimento della mostra principale. La partecipazione dei paesi esteri è libera, e ogni nazione ha la facoltà di selezionare i propri artisti e opere attraverso una commissione dedicata. Negli anni, il numero di paesi partecipanti è cresciuto in modo esponenziale, riflettendo l’importanza globale dell’evento.

La sede istituzionale della Biennale è situata a Palazzo Ca’ Giustinian, dove si tengono convegni e conferenze. Le principali sedi espositive includono l’Arsenale, i Giardini e i 36 padiglioni nazionali sparsi per tutta Venezia, offrendo ai visitatori un’esperienza davvero immersiva.

Uno dei momenti più attesi della Biennale è la premiazione, durante la quale una giuria internazionale assegna il Leone d’Oro per la migliore Partecipazione Nazionale e per il miglior artista della Mostra Internazionale, oltre al Leone d’Argento per un giovane artista promettente. Sono previste anche menzioni speciali per diverse categorie, riconoscendo l’eccellenza in una varietà di forme artistiche.

In passato, uno dei principali ostacoli per l’organizzazione della Biennale era rappresentato dalla sostenibilità economica dell’evento, sostenuto principalmente da fondi pubblici. Oggi, grazie ai finanziamenti provenienti sia da fonti pubbliche che private, la Fondazione Biennale di Venezia è in grado di portare avanti i suoi ambiziosi progetti in maniera sostenibile, garantendo la continuità e l’innovazione di questo appuntamento culturale di rilevanza mondiale.

Curiosità di un evento iconico

La Biennale di Venezia, crocevia globale di arti e culture, è un evento ricco di storie affascinanti e curiosità sorprendenti. Ecco alcune cose che forse non conoscevi su questa importante manifestazione:

– Il padiglione italiano, oggi uno dei simboli della Biennale, fu costruito nel 1895 per l’inaugurazione della prima edizione. Inizialmente, l’edificio era dedicato all’arte in generale e portava il nome di “Pro Arte”.

– Dopo il padiglione italiano, il primo padiglione stabile della Biennale fu quello del Belgio, costruito nel 1907, segnando l’inizio della partecipazione internazionale all’evento.

– Visitare i singoli padiglioni è come fare un viaggio intorno al mondo, non solo per le opere d’arte esposte, ma anche perché, all’interno di ciascun padiglione, vigono le leggi e le regole del paese rappresentato. È come lasciare temporaneamente il suolo italiano e immergersi in una diversa cultura.

– La 59ª Esposizione Internazionale d’Arte del 2022, intitolata The Milk of Dreams e curata da Cecilia Alemani, è stata l’edizione con il maggior numero di visitatori nella storia della Biennale, raggiungendo circa 820.000 presenze. Di questi, il 59% proveniva dall’estero e il restante 41% dall’Italia. Inoltre, circa il 30% dei visitatori erano giovani e studenti, a dimostrazione del continuo fascino esercitato dall’arte sulle nuove generazioni.

Un tuffo nella storia: le origini della Biennale

Si narra che la storia della Biennale di Venezia sia nata tra i tavolini del celebre Caffè Florian, uno dei salotti culturali più vivaci della Laguna e oggi storico locale affacciato su Piazza San Marco. Fu proprio in questo ambiente, frequentato dall’élite intellettuale, che prese forma l’idea di organizzare un’esposizione d’arte a Venezia.

Il Florian, aperto nel 1720, ha sempre ospitato alcune tra le più influenti personalità nazionali e internazionali. Tra la fine dell’Ottocento, tra i suoi frequentatori spiccava Riccardo Selvatico, commediografo, poeta e sindaco di Venezia dal 1890 al 1895. Insieme ai suoi collaboratori, Selvatico coltivò per anni il sogno di portare a Venezia le ultime novità artistiche del mondo, un progetto ambizioso che divenne realtà il 19 aprile 1893, data dell’atto ufficiale di fondazione della Biennale.
Il 30 aprile 1895 segnò l’inaugurazione della Esposizione Internazionale d’Arte della città di Venezia, la prima biennale al mondo. La manifestazione nacque con l’obiettivo di stimolare l’attività artistica e il mercato dell’arte, non solo nella città lagunare, ma in tutto lo Stato italiano, un fine che la Biennale persegue ancora oggi.

Il nome “Biennale” deriva dalla cadenza biennale delle sue manifestazioni, con l’eccezione della Mostra del Cinema, nata nel 1932 con lo stesso ritmo ma divenuta annuale a partire dal 1935. I padiglioni permanenti degli Stati partecipanti, situati nei Giardini Napoleonici, sono veri e propri gioielli architettonici, molti dei quali progettati da celebri architetti come Carlo Scarpa e Gerrit Rietveld. Questi padiglioni, considerati a tutti gli effetti rappresentanze diplomatiche, godono di extraterritorialità.

Nel 1930, la Biennale venne trasformata in Ente Autonomo, passando dal controllo del Comune di Venezia a quello dello Stato fascista. Da quel momento, la manifestazione si è ampliata, includendo la Mostra di Musica Contemporanea (1930), la Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica (1932), la Biennale di Teatro (1934), di Architettura (1980) e infine di Danza (1999).

La riforma più significativa dello statuto della Biennale è quella del 2004, ancora in vigore, che la definisce “Fondazione La Biennale di Venezia”, con personalità giuridica di diritto privato, sostenuta da fondi sia pubblici che privati.

La Biennale di Venezia è ora uno degli appuntamenti artistici più prestigiosi a livello globale, capace di attrarre migliaia di visitatori da tutto il mondo e presentare centinaia di opere d’arte, mostre, ospiti illustri ed esposizioni internazionali. Nel corso degli anni, i Giardini Napoleonici hanno visto crescere non solo il numero dei visitatori, ma anche quello dei Paesi partecipanti, ognuno con un proprio padiglione espositivo.

Oggi, ogni edizione della Biennale, a esclusione di quella cinematografica, ruota attorno a un tema specifico, spesso mirato a trasmettere un messaggio universale. Perché, in fondo, l’arte è un linguaggio che parla a tutti.

La Biennale

L’Edizione 2024: temi e protagonisti 

La 60a Esposizione Internazionale d’Arte di Venezia è un evento da non perdere

Stranieri Ovunque – Foreigners Everywhere è il titolo di questa edizione, che ha come filo conduttore il superamento dei confini, geografici e culturali, e la lotta contro il razzismo e la xenofobia. A cura di Adriano Pedrosa, curatore brasiliano e direttore del Museo d’Arte di San Paolo, ha aperto i battenti il 20 aprile e ci accompagnerà fino al 24 novembre

La Biennale di quest’anno presenta 331 artisti e collettivi vissuti o che vivono in e tra 80 Paesi, inclusi Hong Kong, Palestina e Porto Rico. L’attenzione principale della Biennale Arte 2024 è quindi rivolta a quegli artisti che sono stranieri, immigrati, espatriati, diasporici, esiliati o rifugiati, in particolare a quelli che si muovono tra il Sud e il Nord del mondo.

La Biennale quest’anno vede la partecipazione di 87 Nazionali negli storici Padiglioni ai Giardini, all’Arsenale e nel centro storico di Venezia. Quattro sono i Paesi presenti per la prima volta alla Biennale Arte: Repubblica del Benin, Etiopia, Repubblica Democratica di Timor Leste e Repubblica Unita della Tanzania. Repubblica di Panama e Senegal partecipano per la prima volta con un proprio padiglione.
Una menzione particolare per il Padiglione della Santa Sede che avrà luogo nella Casa di reclusione femminile di Venezia alla Giudecca. Questa edizione vanta anche un curioso primato: è la prima ad accogliere tra i suoi ospiti un pontefice! Papa Francesco ha infatti visitato il Padiglione della Santa Sede domenica 28 aprile.

Guida pratica alla visita: cosa vedere e come muoversi

Come già accennato, la Biennale di Venezia si diffonde letteralmente per tutta la città, trasformando ogni angolo in uno spazio espositivo. Sebbene la sede principale sia nei Giardini Napoleonici (o al Lido per l’evento cinematografico), gli appuntamenti in calendario si estendono nei palazzi storici, all’interno di chiese sconsacrate e persino su barche.

Molte delle mostre, esposizioni ed esibizioni organizzate nei palazzi veneziani sono visitabili gratuitamente, ma per accedere ai Giardini della Biennale è necessario acquistare un biglietto.

Una volta arrivato in Laguna, ti consigliamo di visitare uno degli Uffici di Informazione e Accoglienza Turistica (IAT) per richiedere una brochure o uno dei libretti creati appositamente per l’occasione. All’interno, troverai l’elenco completo degli appuntamenti e delle location, così da poter scegliere quelli che ti interessano di più. Ecco dove puoi trovare gli IAT:

– Se arrivi in treno: all’interno della stazione di Venezia Santa Lucia, di fronte al binario 2.

– Se arrivi in auto: all’interno dell’Autorimessa Comunale di Piazzale Roma.

– Se arrivi in aereo: nell’area arrivi dell’aeroporto Marco Polo.

– Se sei già a Venezia: uno degli uffici si trova in Piazza San Marco, il salotto più bello della città!

In alternativa, puoi consultare il sito ufficiale della Biennale per tutte le informazioni.

Per raggiungere i Giardini della Biennale, puoi attraversare Venezia a piedi, perdendoti tra le sue calli e campi, e scoprendo le varie location dell’evento lungo il percorso. Se esplorare Venezia a piedi può risultare faticoso, i vaporetti, i famosi “autobus sull’acqua”, offrono una soluzione comoda e tipicamente veneziana per spostarsi.

Non perdere l’occasione di immergerti nell’atmosfera vivace e frizzante della Biennale e scoprire l’arte che ispira il futuro!

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